È la storia di un giovane libanese che è costretto a fuggire dalla città natia di Eclave che per evitare i maltrattamenti del suo patrigno si imbarca clandestinamente su una nave per poi giungere a Creta e dopo l’attacco giapponese di Pearl Harbor si arruola nell’esercito britannico. Il suo sogno era fare il soldato per divenire un eroe e ben presto si accorge (siamo nel bel mezzo del Secondo conflitto mondiale) che la guerra non è quella idealizzata nella mente degli uomini e raccontata nei libri, ma è qualcosa di terribile, di duro e di inumano.

Catturato dai tedeschi e deportato in un campo di concentramento di Flessenburg al confine con la Polonia riesce a fuggire in maniera rocambolesca nascondendosi in un vagone di un treno merci per poi giungere a Carchitti in un piccolo paese a sud di Roma e fare il partigiano nella zona del Castelli romani e della provincia di Latina. Qui combatterà e incontrerà la donna della sua vita e poi divenire padre di una bimba.

Liberamente tratto da una storia realmente accaduta, la narrazione si sviluppa in maniera armoniosa, lieve e magica come una favola raccontata, densa di storie e di significati, in primis il passaggio dalla fanciullezza alla maturità, così come la voglia di lottare per la propria libertà contro l’oppressione, attraverso la descrizione di una varia umanità che si impegna in forme diverse nella lotta contro l’invasore tedesco. E’ un racconto che trasmette la solenne lentezza delle storie narrata dai nonni la sera vicino al camino dove la storia e il mito a volte sembrano confondersi.

Partigiano per caso, di Renzo Moretti

Il Rovescio Editore; €uro 10,00

Anno di pubblicazione: 2009; Pag. 206;

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