Può un amore durare in eterno e sopraffare ogni altro sentimento? A volte può accadere e ce lo racconta lo scrittore libanese Sélim Nassib nel suo romanzo “Ti ho amata per la tua voce” nel quale ripercorre il profondo sentimento che ha legato per tutta la vita il poeta Ahmad Rami alla voce più famosa e amata del mondo arabo, quella di Umm Kulhtum.

L’autore ricostruisce, in versione romanzata, la lunga, e a tratti tormentata, parabola che ha unito le vite del poeta Rami e della cantante Umm Kulthum, che per il mondo arabo ha rappresentato molto di più di una stupenda e potente voce canora: una donna che è riuscita a generare un legame indissolubile nelle popolazioni arabe, proprio negli anni in cui i rappresentanti politici di quell’area geografica cercavano di costruire quel panarabismo, tanto agognato e poi precocemente naufragato.

La cantante egiziana dominò la scena artistica dagli anni ’30 fino al 1975, anno della sua scomparsa. Originaria di Tamaya al-Zahariyya, un piccolo villaggio sul delta del Nilo, si trasferì al Cairo per seguire un percorso educativo più adeguato, grazie al quale poté coltivare e migliorare il suo straordinario talento canoro. La sua fu un’ascesa irrefrenabile, masse adoranti affollavano i suoi concerti, nella sua voce e nella sua presenza scenica il popolo si abbandonava a una passione delirante collettiva. L’avvento della radio contribuì a diffondere ancor di più la sua voce e la sua popolarità, dilagando in tutto il mondo arabo.

Il poeta Ahmad Rami le declamava il suo amore attraverso i versi che poi venivano musicati e diventavano successi internazionali. Un amore mai rivelato apertamente e forse mai ricambiato dalla diva, le cui preferenze sentimentali non conoscevano barriere di genere. Nonostante ciò, la diva non riusciva a rimanere per molto tempo lontana dal suo poeta, pur cantando a volte versi composti da altri parolieri. Una relazione per certi aspetti tossica quella che ha coinvolto i due nel corso della loro intera esistenza: soprattutto per Rami, che non è riuscito a godersi la propria famiglia, mettendo la diva e i suoi concerti sempre davanti a tutto il resto, anche ai suoi figli. Li unì un sentimento fragile e potente nello stesso tempo, un sodalizio professionale e umano che travalicava le usuali unioni fra un uomo e una donna.

Il racconto di questo amore particolare che si è espresso, da un lato attraverso la composizione di versi e dall’altro dalla traduzione di tali versi in brani canori di successo, si svolge sullo sfondo delle vicende politiche dell’Egitto dagli anni ’20 fino a metà anni ’70. La contestualizzazione storica, che l’autore imposta come cornice alla vicenda umana dei protagonisti, è in realtà anch’essa protagonista, soprattutto per le influenze che Umm Kulthum ebbe nei suoi rapporti con i potenti di turno. Il passaggio dalla monarchia alla repubblica, la rivoluzione del re Faruq e del colonnello Nasser, il disastro della guerra dei sei giorni, il progetto del panarabismo di cui la stessa Umm Kulthum si fece paladina.

Un romanzo che cattura sia per la storia narrata sia per lo stile di scrittura, alto, ricercato, mai banale, all’altezza dei personaggi di cui si parla. Un caso letterario, in Italia pubblicato da Edizioni e/o, che fin dalla sua prima pubblicazione nel 1994, continua ad affascinare per quelle note esotiche che i versi delle canzoni, abbondantemente riportati dall’autore, evocano nel lettore.

Con le braccia aperte, si fermò immobile davanti al pubblico, offrendosi con una silenziosa esultanza. Aveva un vestito scollato, verde, colore dell’Islam, gioielli, diadema, niente era abbastanza bello per quella sera. Dietro le quinte, Nasser li aveva presi da parte, Muhammad e lei, e gli aveva fatto promettere di lavorare insieme. «Potete unire il popolo. È la cosa di cui ha più bisogno, oggi» (…) L’orchestra attaccò «L’Egitto che ho nell’anima e nella bocca … lo amiamo al punto da sacrificargli i nostri figli». E io, i miei figli, per cosa li avevo sacrificati?

Quello che ci regala questo libro è un viaggio sulle note di un successo intramontabile, attraverso una grande storia d’amore che attraversa la storia e la cultura di un mondo, quello arabo, che troppo spesso sentiamo lontano da noi ed al quale dovremmo avvicinarci con curiosità e interesse.

 

Articolo di Beatrice Tauro

 

Titolo: Ti ho amata per la tua voce

Autore: Sélim Nassib

Editore: Edizioni e/o, 2024

Pagine: 240

Prezzo: € 17,10

 

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *