Giorgio Leonardi, per i tipi di Capponi Editore, ci regala questo libro alquanto originale: Le pulci dei Rothschild (sottotitolo: e altre storie di libri e di scrittori).

Il titolo suscita sicuramente una certa curiosità e lo ritroveremo come titolo di uno dei capitoli interni all’opera. A quel punto ne comprenderemo il significato.

Le bizzarrie contenute tra le pagine, che spesso sfociano in azioni folli o, perlomeno, inusuali, sono tutte attinenti alla scrittura, alla lettura, ai libri e a tutto quello che ruota attorno a tali temi.

Notizie inimmaginabili scorrono sotto gli occhi del lettore trasportandolo in epoche diverse e in differenti sfere della vita di alcuni scrittori: dalle vicende sessuali – lubriche e lascive – di Guy de Maupassant, allo strambo collegamento tra Mark Twain e la cometa di Halley. Dalla storia – a dir poco macabra – dei libri rivestiti in pelle umana, alla strana passione dei Rothschild per le pulci. Dalla «modestia smisurata» di Timoty Dexter, alla vita fintamente integerrima dell’erotomane Henry Spencer Ashbee.

Un autore – Giorgio Leonardi – che, tra una vena di vaga morbosità e un pizzico di sana follia, ricerca le sfumature di libri, vite e autori ponendo questi ultimi sotto un’altra luce, evidenziandone le più singolari caratteristiche, i vizi più abietti, i vezzi più inconsueti, e spogliandoli di quell’aura della quale, spesso, la storia li ha ammantati.

Un’abluzione purificante, in un certo senso, che li spoglia di una parte di se stessi (quella data dalla visione comune) per lasciarli vestiti soltanto delle proprie stranezze, della verità più recondita, inermi di fronte alla realtà della moltitudine umana, imbarazzati e spaesati come lumache private del proprio guscio.

Immagino l’autore che, osservando il cielo fuori dalla propria finestra, inondato dall’odore del basilico fresco, si accinge a vomitare dalla sua penna tali fatti – tra il segreto e il pettegolezzo – con il sorriso a fior di labbra che si scorge dietro al linguaggio spesso ironico e pungente. Nonostante l’ilarità serpeggiante, non mancano nel testo tratti profondamente sensibili, indubbiamente partoriti dalla mente di un osservatore critico particolarmente attento:

«L’uomo bianco, da sempre incline ad attribuire un primato etico (e politico) su certe etnie, nelle sue narrazioni ha spesso enfatizzato a fini strumentali la tendenza all’antropofagia delle cosiddette “popolazioni selvagge”, quasi compiacendosi così di una presunta superiorità morale. A ben considerare, però, tutti gli uomini si “nutrono” di altri uomini, ogni giorno, a tutte le latitudini, semplicemente sfruttandoli, ingannandoli, abusando di loro. Ogni giorno e ovunque. Anche e soprattutto nel nostro civilissimo Occidente. Dunque “siamo tutti cannibali”, per usare le parole di Lévi-Strauss».

Un libro imperdibile per coloro che vogliono sondare nel profondo le stravaganze di quel mondo letterario che spesso pare costellato da personaggi privi di sbavature.

Un viaggio nel sottobosco della mente umana che merita davvero di essere conosciuto.

Consigliatissimo.

 

Recensione di Flora Fusarelli

 

TITOLO: Le pulci dei Rothschild

AUTORE: Giorgio Leonardi

CASA EDITRICE: Capponi Editore

NUMERO DI PAGINE: 141

PREZZO: 15 Euro

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