Chi è conoscenza del fatto che per diversi anni le trasmissioni dell’E.I.A.R., all’epoca la voce del regime, vennero interrotte mettendo in crisi la propaganda fascista ed anzi diffondendo bollettini di guerra di ben altro tenore da quelli che venivano narrati “ufficialmente”?

Il libro “La voce della verità. Storia di Luigi Polano, il comunista che beffò Mussolini” di Vindice Lecis è un saggio storico che si legge come un romanzo.

È una biografia di un personaggio sconosciuto ai più, ma che meriterebbe ben altra notorietà. Un esempio di un uomo normale, che all’epoca come tanti altri italiani, compirono azioni eccezionali e di cui spesso non si ha più traccia.

E’ la storia di un “oscuro burocrate” del PCI e in parte della sua storia personale e politica ed in particolare si narra di quando durante la seconda guerra mondiale Luigi Polano è in Unione Sovietica. Qui, alla fine di settembre del 1941, Palmiro Togliatti gli affida il compito di disturbare le trasmissioni radio di Mario Appelius con proprie trasmissioni sul vero andamento della guerra. All’epoca la radio di regime era, insieme ai giornali, l’unica fonte di informazione e quindi grave fu il danno arrecato a livello di immagine e di propaganda al regime repubblichino.  Benito Mussolini cercò in tutti i modi di rintracciare da dove provenissero le trasmissioni antifasciste che invece durarono fino al giugno 1944, quando Roma fu liberata.

Merito dell’autore Vindice Lecis è quella di averci fatto conoscere una storia avvincente che merita di essere conosciuta come un momento di storia nazionale.

 

Di Giovanni Parrella

 

La voce della verità. Storia di Luigi Polano, il comunista che beffò Mussolini
Vindice Lecis
Editore: Nutrimenti
Collana: Igloo
Anno edizione: 2014
Pagine: 230 p., Brossura

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