È stato completato il trasferimento della biblioteca e dell’archivio del grande scrittore ceco naturalizzato francese alla Biblioteca di Stato della Moravia a Brno, sua città natale.

L’appartamento di Parigi di Milan Kundera è “ora completamente vuoto”. Così un servizio di Radio Praga International ha annunciato il trasferimento completo della biblioteca e dell’archivio del grande scrittore ceco naturalizzato francese alla Biblioteca di Stato della Moravia a Brno, città dove l’autore di “L’insostenibile leggerezza dell’essere” è nato 93 anni fa. Il 5 e 6 ottobre la seconda e ultima parte della biblioteca di Kundera è stata rilevata a Parigi, dove lo scrittore vive dal 1975; proprio come a giugno scorso, quando la prima parte era stata portata via. È stato il direttore della Biblioteca di Stato della Moravia, Tomáš Kubíček, a ricevere direttamente da Věra Hrabanková, la moglie del romanziere, il materiale e a portare direttamente a casa “il prezioso tesoro”.

La decisione dei coniugi Kundera che l’archivio dello scrittore e la sua biblioteca entrassero a far parte dei fondi della Biblioteca statale di Brno era stata presa più di due anni fa, ma il Covid ha provocato lunghi ritardi nel trasferimento. La prima parte della donazione è stata portata via da Parigi solo a fine giugno: 18 scatole contenenti l’archivio dei documenti di Milan Kundera, ovvero la corrispondenza con gli editori e le recensioni dei suoi libri, che gli editori inviavano all’autore; poi ci sono decine di premi letterari che Kundera ha vinto per il suo lavoro e una ricca collezione di fotografie. La seconda parte della biblioteca di Kundera è arrivata a Brno venerdì 7 ottobre ed è più grande della prima e contiene principalmente libri di Kundera.

Gli archivisti della Biblioteca della Morava si sono impegnati a ordinare e digitalizzare l’archivio entro pochi mesi, che poi diventerà accessibile ai lettori, agli studenti e ai ricercatori all’interno di una nuova sezione denominata “Biblioteca di Milan Kundera”. Lo spazio, progettato dall’architetto Martin Hrdina, dovrebbe essere aperto al pubblico al più tardi nel febbraio del prossimo anno.

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