Come Roma insegna è molto più di un libro di storia, infatti è un testo che parte dall’antichità per giungere ai nostri giorni. Un libro che ci fa riflettere molto sull’attualità, perché gli antichi romani erano più moderni di quello che crediamo, anzi di quello che ci vogliono far credere.
Un volume scorrevole e appassionante. E a proposito della modernità e attualità della Storia ecco qui un interessante e significativo assaggio su “libri e librerie nell’antica Roma” e un suggestivo esempio della “globalizzazione” del tempo:

“In epoca imperiale, Roma pullulava di biblioteche pubbliche dove chiunque poteva accedere a ogni campo del sapere e disporre di un’innumerevole quantità di testi sia in latino che in greco.
Esistevano infine luoghi situati nell’intersezione tra cultura, artigianato, spirito imprenditoriale e gestione sapiente della cosa pubblica: sono forse la cosa più capace di suscitare lo stupore di chi pensa all’antichità come a un’era oscura e arretrata. Allora si chiamavano tabernae librariae, oggi le chiamiamo librerie, ed erano diffuse in ogni angolo dell’impero, perfino nelle sue periferie più estreme. Come testimonia il compiacimento di Marziale, celebre poeta del I secolo d.C.: «Il mio libro lo sfoglio di continuo tra le brine dei Geti [ovvero nell’attuale Romania, N.d.R] il duro centurione, e si dice che i miei versi li reciti la Britannia».

Non sfugga il dettaglio tutt’altro che secondario: un rude militare tra una battaglia e l’altra legge poesie di epigrammi!”

Brano tratto dal libro di Valerio Massimo e Fabio Manfredi, Come Roma insegna, Libreria Pienogiorno

 

Articolo di Giovanni Parrella

 

 

Titolo: Come Roma insegna

Autori: Valerio Massimo e Fabio Manfredi

Pagine: 224, Prezzo: euro 16,50

Anno: 2021, Editore: Libreria Pienogiorno

 

 

 

 

 

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